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chi sono

Vincenzo Pisapia,

dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo Artistico, ho continuato la mia formazione presso le Accademie di Belle Arti di Carrara e di Napoli, studiando scultura e fotografia per il paesaggio, l’ambiente ed i beni culturali.
Mi occupo prevalentemente di ricerca in ambito artistico, fotografico ed etnomusicale e di studio e fruizione del paesaggio.

Conduco indagini sull'utilizzo contemporaneo dello strumento fotografico e sulla concezione, fruizione e visualizzazione del paesaggio contemporaneo.
Mi piace coniugare e fondere le arti visive, fotografiche e musicali, creando spesso opere e ambientazioni di impronta concettuale e multi-sensoriale.

Nel 2009 ho realizzato N.C.P.IVN., una sorta di happening virtuale/reale, la prima opera al mondo fruita attraverso un social network.

Tutte le mie produzioni presentano innovazioni per tecnica e/o concetto e/o fruizione.

Molti dei miei lavori sono incentrati sulla tematica dell'arte come impegno civile, comun denominatore  delle mie due tesi di laurea:
- nella tesi in scultura dal titolo No Cancer (performance), ho trattato la problematica dell'alto tasso di tumori nel Vallo di Diano (Salerno, Italia);

- nella tesi in fotografia p. a. b.c. dal titolo Il Calvario del viaggiatore. Racconto per immagini dalla ferrovia Sicignano - Lagonegro, ho lavorato, oltre l'aspetto paesistico, sui disagi sociali comunitari della provincia sud salernitana.

 

Credo nell'arte come invenzione, in un'arte che risponda e si adatti al contemporaneo e che per concetti, forme e contenuti sia precorritrice dei nuovi tempi.

 

Musicante della tradizione Lucana/Cilentana,
sono stato cofondatore del gruppo musicale Pynazoriia;
ho condotto ricerche su usi e tecniche percussive (tamburi a cornice) in alcune aree della Campania, Basilicata e Calabria, con specifiche riferite alle aree della Lucania antica;
ho tenuto corsi sull'utilizzo dei tamburi a cornice del sud Italia come professore invitato presso il Real Conservatorio Superior de Musica de Madrid.

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